Nel circondario imolese la popolazione, di 132.836 persone, registra un costante invecchiamento, una forte presenza di famiglie monocomponenti (dati ASP/23 n.22374), di quelle in condizioni di fragilità relazionale ed isolamento sociale (n.1122), di quelle con disabilità problematiche (n.606) con casi di fragilità ed alcune anche in povertà (n.1530).
«Vi è una crescente domanda di ascolto e di attenzione per contrastare questi fenomeni – afferma Gigliola Poli, presidente Auser Imola -. Il contesto territoriale è ricco di associazioni di volontariato che raccolgono la forte disponibilità solidale espressa dai cittadini e la organizzano per dare risposte ai bisogni delle persone in difficoltà. Da ciò nasce la necessità di unire le forze per costruire una risposta di rete in grado di intervenire su questi bisogni complessi, semplificando nel contempo all’utenza la ricerca delle risposte disponibili».
Da qui nasce il progetto “Soli? No, insieme!”, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, che ha degli obiettivi specifici da raggiungere nei 18 mesi di durata, prorogabili:
– Contrasto alle solitudini involontarie, specie nella popolazione anziana.
– Sostegno all’inclusione sociale delle persone con disabilità.
– Contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio della persona.
– Costruire una Rete permanente tra Enti del terzo settore che aderiscono al Progetto, l’ASP, i Comuni, i Soggetti territoriali disponibili, per affrontare con più strumenti, in modo coordinato e con più risorse, le problematiche individuate.
– Favorire l’emersione dei bisogni con una specifica attività di contatto e di accoglienza.
– Aiutare la persona nella costruzione di un percorso che risponda ai suoi bisogni.
– La Rete e il Servizio continueranno anche dopo la fine del progetto.
Le associazioni della rete, Auser, Caritas, Croce Rossa, Iniziative parkinsoniane imolesi, No Sprechi, Insalute, associazione Rambaldi, i centri sociali Tiro a Segno, Bertella e Scardovi, in dialogo costante con Asp circondario imolese per i casi più complessi, mettono a disposizione i propri volontari formati, le proprie capacità professionali, di servizio ed economiche, le proprie esperienze, le strutture (sportelli, attività ricreative culturali e motorie).
La loro attività è supportata informaticamente da Sinapsi, azienda che ha messo punto gratuitamente un software per permettere a tutta la rete di operare su una stessa piattaforma, così da condividere i casi da seguire e attivarsi.
«La rete è fondamentale perché ci permette di intercettare in modo capillare, anche con specifici interventi di contatto, le persone e rispondere ai bisogni espressi – precisa Fulvia Felini, vicepresidente di Auser Imola Odv, responsabile del progetto -. Saranno attivi almeno 10 sportelli di ascolto e azione nel circondario imolese. Il numero di persone che ci prefiggiamo di raggiungere è importante: 1200 anziani, 150 disabili, 1800 persone in condizione di povertà, offrendo loro non solo ascolto, ma risposte concrete a partire da un servizio di trasporto sociale, fornitura di ausili, attività ricreative e, se necessario, fornitura di prodotti alimentari».
Da maggio il servizio “Soli? No, insieme!” è attivo il martedì e il giovedì ai numeri:
tel. 370 3046074 – tel. 0542 1956895